24/06 Erzurum / Dogubayazit
24/06
Tappa di 300 km
circa da Erzurum a Dogubayazit attraverso paesaggi verdissimi, fiori dalle
tinte accese e monti sulle cui cime ancora si notano chiazze di neve. Durante
una breve sosta a 2000
metri per catturare alcune immagini di un villaggio
curdo, abbiamo incontrato alcuni ragazzini, magri come chiodi, che hanno subito
attorniato la moto.
Guardavano con occhi pieni di curiosità noi e il mezzo. Volevano
le palline da tennis che separano le gomme di scorta dalla moto…non potendo
privarcene abbiamo dato loro una scatoletta di gelatine di frutta e una di
matite colorate alla bimba scarmigliata e dolcissima che ci ha regalato il più
bel sorriso io abbia mai visto. Arrivati alla meta abbiamo trovato alloggio al
Golden Hill hotel, caro per quel che offre, ma con l’invidiabile vista
sull’imponente monte Ararat, dopodiche siamo partiti per la visita al sito dove
si dice si sia arenata l’Arca di Noè. Vi si arriva dopo una salita di 6 km lungo una stradina
tortuosa, appena asfaltata con il micidiale ghiaietto: è come rotolare sulle
biglie di vetro! In cima un cartello reca la scritta Nuhun Gemisi.
Si parcheggia la moto davanti ad una costruzione color mattone, che ha visto
tempi mi,liori, che è adibita a museo. Scendendo il pendio si raggiunge il
sito, ma dalla sommità della collina si ha una visuale completa del
ritrovamento, dove si può intravedere la sagoma di una grande barca. Abbiamo
poi visitato il piccolissimo museo che espone le fotografie delle fasi del
ritrovamento, alcuni resti di legno pietrificato… Poi, al sopraggiungere di un
temporale, abbiamo lasciato il luogo per far ritorno a Dogubayazit, distante
una trentina di chilometri











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l'Arca di Noè |
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