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venerdì 24 agosto 2012

24 agosto Zima-Alzamay

24 agosto
Zima-Alzamay ( 370 ca.)

All’alba i primi raggi dorati che fanno capolino tra gli alberi ci hanno svegliato. Fatta colazione con frittelle ( alady) crema alla vaniglia e caffè abbiamo caricato la moto, controllato la gomma posteriore e siamo partiti. L’aria è fredda, 8°, per cui accendiamo subito il riscaldamento nei gilet e nei guanti. Col sole tutto è più bello, anche gli interminabili boschi di pini e betulle. La M53 corre tra foreste e campi d’orzo, qua e là appaiono tra la vegetazione i tetti delle casette di piccoli paesi. Si procede spediti, il traffico è scarso. Dopo la sosta per un pranzo veloce, la strada ridiventa sterrata e si ricomincia a mangiar polvere. A un certo punto sentiamo il rumore della ruota posteriore aumentare, quindi Knut si ferma per controllare la pressione…acchio è bassa! Gonfiata col compressore ripartiamo, cercando però di non andare troppo veloce per non rischiare in caso di sgonfiamento improvviso. Procediamo per parecchi chilometri, in parte su asfalto e in parte su sterrato pietroso. Ci fermiamo un’altra volta a controllare la gomma perché si è fatto sentire di nuovo il rumore sospetto, e la troviamo giù di pressione un’altra volta. La rigonfiamo col compressore e ripartiamo…ma percorsi una trentina di chilometri sentiamo nuovamente il solito rumore. A questo punto decidiamo di non rischiare procedendo oltre perciò ci fermiamo ad un motel sulla strada. La camera ci costa abbastanza perché il prezzo dipende… dal numero delle ore in cui si occupa la camera! Knut cambia la gomma posteriore rimettendo la stradale tolta in Uzbekistan... per fortuna! Quando ha tolto la gomma ha visto che non c’era più aria!   






















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