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martedì 14 agosto 2012

9 agosto Ulaangom


9 agosto
Ulaangom
La nottata non è stata riposante a causa di ospiti ubriachi che sbraitavano camminando avanti e indietro nel corridoio.
Stamattina poi, al risveglio, il cielo era grigio e piovigginava. Così abbiamo deciso di rimanere ancora un giorno, riposare e chiedere informazioni sul passaggio della frontiera. Purtroppo i poliziotti dell’ufficio guardie di frontiera hanno abbattuto le nostre speranze di passare nella repubblica russa di Tuva. Il valico è interdetto agli stranieri. Così ci siamo recati, mogi mogi, in un internet point per guardare le previsioni meteo e visionare i report di chi ha percorso la rotta ovest verso Tsaganuur e la frontiera da cui siamo entrati. Da ciò che abbiamo letto sembra molto dura per via dei grandi fiumi da attraversare. Sconsolati abbiamo allora visionato i report inerenti la rotta ad est, verso Moron. Nel frattempo sono arrivati i due giovani americani, Cris e Austin, conosciuti poco prima e coi quali avevamo scambiato informazioni. Devono andare a Chovd con un minibus poiché hanno avuto un guasto serio alle motorette cinesi comprate Ulaanbataar. I ragazzi ci hanno indicato sulla loro mappa il percorso effettuato da Moron a qui, rassicurandoci sul fatto che ce la possiamo fare anche noi con la nostra pesante BMW. Pare ci sia solo un fiume dal guado un po’ profondo in un punto e ci hanno spiegato come evitarlo. Abbiamo chiacchierato a lungo, poi ci siamo salutati. Di ritorno dal ristorante abbiamo trovato una gradita sorpresa: i ragazzi ci avevano lasciato sulla moto la loro mappa Atlas, molto più dettagliata della nostra, unita ad un biglietto in cui ci auguravano “ good luck”. Che gentili! Nel pomeriggio andremo nuovamente all’internet point per spedir loro una mail di ringraziamento.   

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