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martedì 24 luglio 2012

21 luglio Jelandy-Murgab







21 luglio        
Jelandy-Murgab (198 km)

Al risveglio abbiamo notato che i picchi intorno erano bianchi, segno che durante la notte lassù è scesa la neve. Percorsi 198 chilometri attraverso un paesaggio magnifico, non si sapeva se scattare foto ai monti a sinistra o a quelli sul lato opposto! E’ stata una lunga e tranquilla cavalcata attraverso passi ad oltre 4200 metri di quota e poi giù per valli sul cui fondo scorrevano i torrenti. La strada è discreta tranne che per una trentina di chilometri dal passo Koi Tezek (4278 m.) dopo il quale si percorre un vasto altipiano. Si ha l’impressione che le montagne si siano “ritirate”!
La piana di Alichur è bellissima. Un paesaggio lunare, punteggiato da tre laghetti, e tutt’intorno un susseguirsi di monti color ruggine, marrone, ocra, verde marcio, spruzzati di bianco sulle cime più alte. Verso le 14 ci siamo fermati per cucinare una zuppa. Avevamo proprio bisogno di scaldarci un po’ poiché la temperatura ha sempre oscillato tra i 9° e i 16°. Ci siamo fermati per la notte a Murgab, nella Guest House di Shourab, che la solita guida segnala con camere confortevoli con bagno. Ma dove? Quello che abbiamo trovato è stato una grande camerata, per fortuna solo per noi, la toilette col buco nel pavimento, distante dall’abitazione e una casupola, al cui interno si trova una stanzetta caldissima, tipo sauna, munita di due bidoni e di catini in cui miscelare l’acqua per fare una doccia. Il posto è comunque pulito e da queste parti vuol dire molto. La gente in questo villaggio è molto povera, vive in condizioni disagiate; è sprovvista di acqua corrente e la luce arriva solo a tarda sera. Per una notte ci siamo adattati.
Qui abbiamo incontrato Daniel, un ciclista svizzero, con cui abbiamo conversato durante la cena.



































Daniel, ciclista Svizzero

Bazar a Murgab

Preparazione pranzo

Preparazione pranzo

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