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domenica 20 maggio 2012


Descrizione dettagliata dell’itinerario.

A meno di un mese dalla partenza l’itinerario è ormai definito. Eccolo nei dettagli:

16 giugno: Il grande viaggio prenderà il via  dal porto di Ancona da cui traghetteremo per Igoumenitsa. In Grecia, seguiremo la costa fino a Sivota, situata in un’incantevole baia, dove sosteremo un paio di giorni nell’attesa dell’arrivo dei nostri compagni d’avventura, Pinuccio e Doni. 
Poi: VIAAAAA!!!! Due moto, una BMW Gs Adventure e una Honda Transalp 600, gireranno la prua in direzione est, per percorrere l’antica Via della Seta.

Entrati in Turchia, oltrepassata la splendida Istanbul (visitata nei precedenti viaggi, 2005/’08/’10, leggi i report, guarda le foto); supereremo il lungo ponte sul Bosforo per mettere le ruote sul suolo asiatico. Percorreremo l’altipiano anatolico, situato ad oltre mille metri di altitudine, breve sosta nell’antica città di Amasya,  per proseguire poi per Erzurum, punto in cui la strada volge verso sud, per scendere fino a Dogubayazit. Lì una sosta sarà d’obbligo per visitare l’Ishak Pasa e per vedere il sito dove si dice si trovino i resti della cosiddetta “Arca di Noè.”

Varcheremo il confine con l’Iran a Bazargan, proseguendo per Maku (visita delle antiche chiese armene nei dintorni), Tabriz (il più fornito bazar meccanico del Medio Oriente), Takht-e-Soleyman (Trono di Salomone). Seguiremo il ramo meridionale della Via della Seta che portava le carovane fino ai porti della costa. Visiteremo le città di Esfahan (Tempio del Fuoco, le splendide Moschee, il ponte Sé Pol…), Shiraz, il punto più a sud dell’itinerario, da dove inizierà la risalita verso nord. Visiteremo i siti archeologici di Persepoli e Pasargad. Percorreremo il deserto fino a Yazd, (protetta dall’Unesco) per ammirare le Torri del Silenzio, proseguiremo addentrandoci nel deserto del Dasht e Kavir fino alla volta dei Monti Elburz, e verso il confine con il Turkmenistan.
Dopo il superamento della dogana Turkmena (una delle più critiche per le lungaggini burocratiche) ci dirigeremo ad Ashgabat, la capitale, che ci lasceremo alle spalle per attraversare il temibile deserto del Karakum, dove pianteremo la tenda poco lontano dal cratere gassoso di  Darvaza.
 La Via della Seta continua in Uzbekistan dove le nostre moto riposeranno nella Old Silk Road city di Kiva. Attraverseremo il deserto di Kizilkum al fine di ammirare le bellezze architettoniche di Buqara e della mitica Samarcanda, posta nel punto della Via della Seta in cui s’incrociavano le piste per la Cina, l’India e la Persia.

Il viaggio proseguirà per il Tajikistan, dove dovremo attraversare l’impressionante “tunnel della morte” (Anzob tunnel), poi percorreremo la strada che costeggia il fiume Panji, che segna il confine con l’Afghanistan, risalendo fino a Kalaikum per imboccare la M41, cioè la Pamir Highway (la strada internazionale più alta al mondo). La strada attraversa l’altopiano del Pamir a quote che oscillano tra i 4272m. e i 4655 metri, dove potremo ammirare le imponenti catene montuose che lo circondano, come gli Alai, con vette quali il Pik Lenin (7134 m.) e il Muztag Ata, in territorio cinese (7546m.).
 La strada ci condurrà poi in Kirgizstan, paese montuoso punteggiato da laghetti d’alta quota, pascoli montani in cui i pastori piantano le loro yurte nei mesi estivi. Costeggeremo il lago “ caldo” di Yssik Kul, secondo lago alpino per estensione dopo il Titicaca. Il viaggio proseguirà verso i Monti del Cielo ( Tien Shan) al confine con la Cina. Traversando il confine col Kazakistan scenderemo di quota: dopo tante montagne ci attenderanno le sconfinate steppe del Kazakistan e della Mongolia, che percorreremo da ovest (Monti Altai) fino al deserto del Gobi, per poi risalire verso nord, visitando i templi buddisti nei dintorni di Ulan Batar. Qui saremo al termine del percorso di “ andata” e, per la prima volta dall’inizio del viaggio, ci dirigeremo verso nord e poi verso ovest, per fare ritorno, costeggiando il lato meridionale dell’immenso lago Baikal. Attraverseremo la Siberia, con le sue immense foreste, gli Urali dopo i quali saremo rientrati in Europa.
Contiamo di vedere l’antica città di Kazan e le splendide località storiche dell’Anello d’Oro. Poi sarà la volta di Mosca e di San Pietroburgo ( Il Palazzo d’Inverno la Basilica di S. Basilio). Questa città segnerà un altro cambio di direzione. Ora non ci resterà altro che guidare le moto verso Sud, attraverso le Repubbliche Baltiche, la Polonia, la Cecoslovacchia, la Germania ed infine rientrare in Italia attraverso il passo del Brennero, da cui scenderemo verso la pianura e la nostra città: Milano, dove contiamo di arrivare il 16 settembre, concludendo così un viaggio durato 93 giorni.

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