Descrizione dettagliata dell’itinerario.
A meno di un mese dalla
partenza l’itinerario è ormai definito. Eccolo nei dettagli:
16 giugno:
Il grande viaggio prenderà il via dal
porto di Ancona da cui traghetteremo per Igoumenitsa. In Grecia, seguiremo la costa fino a Sivota, situata in un’incantevole baia, dove sosteremo
un paio di giorni nell’attesa dell’arrivo dei nostri compagni d’avventura,
Pinuccio e Doni.
Poi: VIAAAAA!!!! Due moto,
una BMW Gs Adventure e una Honda Transalp 600, gireranno la prua in direzione
est, per percorrere l’antica Via della Seta.
Entrati in Turchia, oltrepassata la splendida Istanbul
(visitata nei precedenti viaggi, 2005/’08/’10, leggi i report, guarda le foto);
supereremo il lungo ponte sul Bosforo per mettere le ruote sul suolo asiatico. Percorreremo
l’altipiano anatolico, situato ad oltre mille metri di altitudine, breve sosta nell’antica
città di Amasya, per proseguire poi per
Erzurum, punto in cui la strada volge verso sud, per scendere fino a
Dogubayazit. Lì una sosta sarà d’obbligo
per visitare l’Ishak Pasa e per vedere il sito dove si dice si trovino i resti
della cosiddetta “Arca di Noè.”
Varcheremo il confine con l’Iran a Bazargan, proseguendo per Maku (visita
delle antiche chiese armene nei dintorni), Tabriz (il più fornito bazar meccanico
del Medio Oriente), Takht-e-Soleyman (Trono di Salomone). Seguiremo il ramo
meridionale della Via della Seta che portava le carovane fino ai porti della
costa. Visiteremo le città di Esfahan (Tempio del Fuoco, le splendide Moschee, il
ponte Sé Pol…), Shiraz, il punto più a sud dell’itinerario, da dove inizierà la
risalita verso nord. Visiteremo i siti archeologici di Persepoli e Pasargad. Percorreremo
il deserto fino a Yazd, (protetta dall’Unesco) per ammirare le Torri del
Silenzio, proseguiremo addentrandoci nel deserto del Dasht e Kavir fino alla volta dei Monti
Elburz, e verso il confine con il Turkmenistan.
Dopo il superamento della
dogana Turkmena (una delle più critiche per le lungaggini burocratiche) ci
dirigeremo ad Ashgabat, la capitale, che ci lasceremo alle spalle per
attraversare il temibile deserto del Karakum, dove pianteremo la tenda poco
lontano dal cratere gassoso di Darvaza.
La Via della Seta continua in Uzbekistan dove le nostre moto
riposeranno nella Old Silk Road city di Kiva. Attraverseremo il deserto di
Kizilkum al fine di ammirare le bellezze architettoniche di Buqara e della
mitica Samarcanda, posta nel punto della Via della Seta in cui s’incrociavano
le piste per la Cina, l’India e la Persia.
Il viaggio proseguirà per il Tajikistan, dove dovremo attraversare
l’impressionante “tunnel della morte” (Anzob tunnel), poi percorreremo la
strada che costeggia il fiume Panji, che segna il confine con l’Afghanistan,
risalendo fino a Kalaikum per imboccare la M41, cioè la Pamir
Highway (la strada internazionale più alta al mondo). La
strada attraversa l’altopiano del Pamir a quote che oscillano tra i 4272m. e i 4655 metri , dove potremo
ammirare le imponenti catene montuose che lo circondano, come gli Alai, con
vette quali il Pik Lenin (7134
m .) e il Muztag Ata, in territorio cinese (7546m.).
La strada ci condurrà poi in Kirgizstan, paese montuoso punteggiato
da laghetti d’alta quota, pascoli montani in cui i pastori piantano le loro
yurte nei mesi estivi. Costeggeremo il lago “ caldo” di Yssik Kul, secondo lago
alpino per estensione dopo il Titicaca. Il viaggio proseguirà verso i Monti del
Cielo ( Tien Shan) al confine con la Cina. Traversando
il confine col Kazakistan scenderemo
di quota: dopo tante montagne ci attenderanno le sconfinate steppe del
Kazakistan e della Mongolia, che
percorreremo da ovest (Monti Altai) fino al deserto del Gobi, per poi risalire verso nord, visitando i templi buddisti nei
dintorni di Ulan Batar. Qui saremo al termine del percorso di “ andata” e, per
la prima volta dall’inizio del viaggio, ci dirigeremo verso nord e poi verso ovest,
per fare ritorno, costeggiando il lato meridionale dell’immenso lago Baikal. Attraverseremo
la Siberia, con le sue immense
foreste, gli Urali dopo i quali
saremo rientrati in Europa.
Contiamo di vedere l’antica
città di Kazan e le splendide località storiche dell’Anello d’Oro. Poi sarà la volta di Mosca e di San Pietroburgo
( Il Palazzo d’Inverno la Basilica di S. Basilio). Questa città segnerà un
altro cambio di direzione. Ora non ci resterà altro che guidare le moto verso
Sud, attraverso le Repubbliche Baltiche,
la Polonia, la Cecoslovacchia, la
Germania ed infine rientrare in Italia attraverso il passo del Brennero, da cui scenderemo verso la
pianura e la nostra città: Milano, dove
contiamo di arrivare il 16 settembre,
concludendo così un viaggio durato 93
giorni.
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