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sabato 28 luglio 2012

28/07/12 Almaty


28/07/12

Almaty

Giornata di relax: svegliati tardi, consumata un’ottima colazione con ogni ben di Dio sia dolce che salato, parrucchiere per me e ricerca di un ufficio in cui stipulare un’assicurazione temporanea ( 5 giorni) per la moto per Knut. Costo del parrucchiere ( colore, shampoo, piega, regolazione taglio…4000 tenge, cioè 24 dollari circa!) assicurazione 120 tenge ( meno di 1 dollaro!!!). Dopodiché ci siamo goduti una lunga passeggiata per i viali alberati della città fino al parco Panfilov, all’interno del quale sorge la magnifica cattedrale Zenkov. Coloratissima, a tinte pastello, giallo, azzurro e rosso, esternamente e riccamente affrescata all’interno, dove spicca l’imponente pala dell’altare, in oro. Bellissime anche le icone raffiguranti la Madonna, davanti alle quali i fedeli accendono sottili candele scure. Nel tempo in cui abbiamo sostato nella cattedrale abbiamo visto arrivare ben quattro coppie di sposi. Si vede che è d’abitudine venire a pregare…e a farsi fotografare qui! Dopo pranzo ci siamo recati in taxi alla funivia Kok Tobe, con la quale siamo saliti in cima alla collina da cui si gode una bella vista sulla città e sui monti.












La mela, il simbolo di Almaty



27/07 da Bishkek a Almaty


27/07
Biskek-Almaty (240 km circa)

Trascorsa una notte tranquillissima nel cottage in giardino alla Guesthouse Shumkara Asia, gestito da una gioviale signora russa. Anche l’Adventure è stata bene, circondata dai fiori.
Dopo una colazione alla “tedesca” a base di wurstel, patate, pane nero, burro e formaggio, partiamo, sotto una leggera pioggerella, verso la frontiera. Per uscire da quella Kirghiza dobbiamo aspettare parecchio, in coda, ma le formalità burocratiche sono poi veloci. Superiamo in una mezz’ora circa quella kazaka e…We’re in Kazakstan now” gridiamo eccitati. La strada è in buone condizioni e si può percorrere a 100 all’ora e più, tranne quando si nota che i veicoli locali rallentano tutti di botto, segno che più avanti c’è un controllo della polizia, perciò anche noi ci adeguiamo presto a questi “ stop and go”. L’unico inconveniente è che si rischia di addormentarsi per la monotonia del paesaggio: una steppa piatta e uniforme prima, campi coltivati poi, fattorie sparse…e filari di alberi che fiancheggiano a strada su entrambi i lati. Poi, finalmente, eccoci entrati nella regione (o provincia) di Almaty, l’antica Alma Ata ( Madre delle mele) e dopo poco il cartello della città. Prendiamo alloggio all’hotel Kazzhol, in Gogol street ( 146 dollari).






Lamponi selvatici in vendita


Almaty  (Alma Ata)

26/07 Toktogul Bishkek



26/07/’12
Toktogul-Biskek ( circa 280 km)

Stamattina abbiamo perso parecchio tempo per trovare uno sportello bancomat. Le tre banche dove ci rechiamo non erogano contante neanche con la Visa Card. Riusciamo solo a cambiare dei dollari in valuta locale (som) così partiamo da Toktogul solo alle 10. Salutiamo il motociclista olandese augurandoci a vicenda “ have a nice trip.” L’aria afosa lascia ben presto il posto ad una frizzante aria di montagna mentre ci arrampichiamo verso il Passo di Ala-Bel. Salendo osserviamo ai lati della strada parecchi posti con una tenda o yurta, davanti a cui  vengono venduti miele o lamponi selvatici. Come vorrei acquistare dei lamponi! Superata quota 2500 gli alberi scompaiono per lasciare il posto a vaste distese d’erba dove pascolano mandrie di cavalli. Iniziamo a vedere le prime yurte bianche e i primi mandriani a cavallo. Giungiamo al passo, a 3200 m circa, infreddoliti per la bassa temperatura ( 10,5°) ma estasiati dalla bellezza primordiale del paesaggio. Ci fermiamo spesso a scattare fotografie e, quando sostiamo presso una grande yurta a due piani, affiancata da altre due più piccole, ci troviamo nel bel mezzo di un set televisivo di una tv cinese. La troupe ci circonda scattando foto a noi e alla moto. Poi, terminate le riprese dentro la yurta, ci intervistano. Ci sentiamo un po’ confusi per essere al centro di tanta attenzione, ma realizziamo che il nostro viaggio, in due, su una moto, partendo dall’Italia e percorrendo circa 30000 km, rappresenta un’impresa per molti. Per una volta, in mezzo a queste alte montagne, gli “esotici” siamo noi!




la moto del Olandese



Ala-bel pass

Ala-bel pass












uno dei Cinesi dimostra come si fa il burro











formaggio e latte di cavallo in vendita

giardino del albergo

giardino del albergo

la moto nel giardino del albergo