21 luglio
Jelandy-Murgab (198 km )
Al risveglio abbiamo notato che i picchi intorno erano
bianchi, segno che durante la notte lassù è scesa la neve. Percorsi 198 chilometri
attraverso un paesaggio magnifico, non si sapeva se scattare foto ai monti a
sinistra o a quelli sul lato opposto! E’ stata una lunga e tranquilla cavalcata
attraverso passi ad oltre 4200
metri di quota e poi giù per valli sul cui fondo
scorrevano i torrenti. La strada è discreta tranne che per una trentina di
chilometri dal passo Koi Tezek (4278
m .) dopo il quale si percorre un vasto altipiano. Si ha
l’impressione che le montagne si siano “ritirate”!
La piana di Alichur è bellissima. Un paesaggio lunare,
punteggiato da tre laghetti, e tutt’intorno un susseguirsi di monti color
ruggine, marrone, ocra, verde marcio, spruzzati di bianco sulle cime più alte.
Verso le 14 ci siamo fermati per cucinare una zuppa. Avevamo proprio bisogno di
scaldarci un po’ poiché la temperatura ha sempre oscillato tra i 9° e i 16°. Ci
siamo fermati per la notte a Murgab, nella Guest House di Shourab, che la
solita guida segnala con camere confortevoli con bagno. Ma dove? Quello che
abbiamo trovato è stato una grande camerata, per fortuna solo per noi, la
toilette col buco nel pavimento, distante dall’abitazione e una casupola, al
cui interno si trova una stanzetta caldissima, tipo sauna, munita di due bidoni
e di catini in cui miscelare l’acqua per fare una doccia. Il posto è comunque
pulito e da queste parti vuol dire molto. La gente in questo villaggio è molto
povera, vive in condizioni disagiate; è sprovvista di acqua corrente e la luce
arriva solo a tarda sera. Per una notte ci siamo adattati.
Qui abbiamo incontrato Daniel, un ciclista svizzero, con cui
abbiamo conversato durante la cena.
Daniel, ciclista Svizzero |
Bazar a Murgab |
Preparazione pranzo |
Preparazione pranzo |
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