26 agosto
Krasnoyarsk- Kemerovo ( 540 km )
Anche oggi il tempo non è bello:
scende una pioggerellina autunnale che intristisce, però ci sono 9/10°, meglio
di ieri. Percorsi un centinaio di chilometri smette, ma il cielo rimane grigio.
La strada è in buone condizioni e ci consente di viaggiare sui 110 km l’ora, sempre
prestando attenzione a cunette e dissestamenti improvvisi. Attraversiamo
parecchi piccoli villaggi, con le tipiche casette di legno dalle finestre
azzurre. Fumano i comignoli, nell’aria profumo di legna e di funghi; i passanti
sono imbacuccati in abiti invernali. Notiamo che gli abitanti trascinano grossi
bidoni d’acqua su carriole o carrettini, mentre altri attingono acqua dai
pozzi. Al di fuori della M53 solo
stradine di fango, fango dappertutto…e gente incupita. Si respira miseria.
Ci fermiamo un paio di volte per
fare il pieno, bere un caffè che ci riscaldi un po’ e per pranzo: bortsh, pane
e frittelle. A circa 150
chilometri da Kemerovo, durante una breve sosta, Knut si
accorge che il paraolio della coppia conica perde…nooo! Non è possibile tanta
sfiga! Fosse successo a Krasnoyarsk avremmo potuto andare alla BMW Motorrad
della città, l’unica in Siberia! E pensare che prima di partire aveva portato
la moto all’officina BMW, vicino a casa, chiedendo che gli cambiassero
il pezzo, ma gli era stato detto che non era necessario…fortunatamente l’aveva
comunque comprato e si era costruito gli attrezzi per cambiarlo. Ci siamo
quindi dovuti fermare a Kemerovo dove, nel parcheggio dell’hotel, ha cambiato
il paraolio. Incrociamo le dita! Abbiamo deciso di fermarci qui anche domani
sia per provare la moto dopo la riparazione sia perché non mi sento bene.
Nessun commento:
Posta un commento