21 agosto
Ulan Bataar-Kyakta ( 350 km ca.)
Siamo riusciti ad uscire da UB
solo alle 11,20, causa il traffico allucinante e le pessime condizioni delle
strade. Mentre saltavamo sui numerosi avvallamenti ci hanno raggiunto Kevin e
Mark e abbiamo proseguito insieme per un tratto, poi le nostre strade si sono
divise: loro diretti ad ovest, noi a nord. La giornata è bella, ma l’aria
fredda: 10° ca. Abbiamo raggiunto il posto di frontiera mongolo ( Kiakta)
intorno alle 15,30. C’era una discreta coda, ma il soldato di guardia ci ha
fatto passare avanti e, apertici i cancelli, ci ha consegnato i moduli d’uscita
da compilare. Ce la siamo sbrigata in poco più di un’ora. Per superare quella
russa ci abbiamo messo poco di più, grazie all’aiuto di un’addetta alla dogana
che ci ha aiutato a compilare la modulistica e grazie al fatto che non ci hanno
ispezionato i bagagli. Siamo usciti alle 18,20, ma abbiamo dovuto regolare gli orologi
spostandoli avanti di un’ora. Abbiamo cercato alloggio in paese, trovando un
discreto hotel ( Drubahza) dove la suite ci è costata 2000 rubli ( 60 $). Il
paese ha belle dacie di legno dipinte di azzurro o verde oppure lasciate nei colori naturali del
legno.
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