7 agosto
Khovd-Olgii
(Sum Aimag) 130km.
Siamo partiti tardi perchè dovevamo andare al lago Kurs Nuur con un
gruppo di russi di Krasnoyarsk, conosciuti ieri sera. Però ci siamo persi di
vista tra chi è andato a cambiare i soldi, chi a fare il pieno e/o la spesa, fatto
sta che non ritrovandoli ed essendo ormai le 11 abbiamo deciso di partire per
Ulaangom. Per i primi 40
chilometri la strada era asfaltata, dopo s’è trasformata
in una pista sabbiosa: un tormento dover procedere anche a 10 km l’ora .Abbiamo
viaggiato in una steppa semi desertica senza incontrare quasi nessuno se non
due mongoli su un motorino e un paio di camioncini. Il silenzio, la monotonia
del paesaggio, seppur brulicante di vita ( uccellini, scoiattoli di terra,
lucertole, falchi e fiori) le lontane colline rossastre, davano un sensazione
di irrealtà. Poco prima di arrivare al villaggio di Olgii ( poca fantasia
chiamare i paesi con gli stessi nomi) abbiamo avvistato un gruppo di cammelli
selvatici. Siamo scesi subito dalla moto e ci siamo avvicinati lentamente per
fotografarli. Gli animali, avvertita la nostra presenza hanno iniziato a dar
segni di nervosismo, perciò, dopo avere scattato alcune foto, ci siamo
allontanati. Questo momento ha spazzato via la stanchezza e la tensione nervosa
causate dalle difficoltà della pista, Siamo stati fortunati a trovare un riparo
per la notte: una gher affittataci da una famiglia che ne possiede tre.
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