7 settembre
Questa mattina abbiamo sfidato il traffico intenso di Mosca per immortalare la nostra moto e noi davanti al Kremlino e alla Basilica di San Basilio. Inutile dire che anche parecchi turisti ci hanno immortalato! Riattraversata la città abbiamo imboccato la M9 che ci ha condotto fino alla frontiera con la Lettonia ( Latvia) dopo oltre 600 chilometri . Inutile raccontarvi, cari amici, che quel buontempone di Giove Pluvio ci ha allietato con una pioggerella insistente per gli ultimi 160/180 chilometri in Russia per poi trasformarsi in un violento rovescio in Lettonia. Abbiamo perso molto tempo in estenuanti attese alla frontiera russa per gli adempimenti burocratici e per l’indolenza dei doganieri, che, incuranti delle code di veicoli, soprattutto pesanti, si assentano dai loro posti, tornandovi dopo parecchio tempo. Entrati finalmente nella dogana Lettone abbiamo spostato le lancette degli orologi un’ora indietro rispetto a Mosca. Per 40 km la strada sale e scende in mezzo ai campi. Data l’ora, la pioggia e la stanchezza desideravamo solo trovare un posto per la notte. L ’abbiamo trovato nel paese di Ludza, chiedendo ad alcuni passanti. ( 35 € con colazione). Buona notte!
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