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lunedì 2 luglio 2012

30/06 Esfahan-Shiraz

30/06
Esfahan-Shiraz
Giornata di trasferimento. Percorsi i 475 km che separano le due città. L'autostrada è veloce, interrotta solo da brevisssime soste per il rifornimento di carburante e per bere. Si deve bere molto per contrastare la perdita di liquidi dovuta alla sudorzione. Mi sono resa conto ch il campanello d'allarme è dato dall'inizio del mal di testa. Verso le 14 arriviamo al sito archeologico di Nasht e Rostam dove ci fermiamo per vedere le qyuattro tombe reali. Sono ben conservate, ma nulla regge il confronto con quelle di Petra! Il caldo è soffocante. Trviamo riparo sotto gli ombrelloni del baracchino antistante la biglietteria. Siamo affamati, ma ci dobbiamo accontentare solo di un paio di pacchetti di patatine e dei nostri pistacchi. Al tavolino di fianco è seduta una famiglia con cui scambiamo quattro chiacchiere. Sono di culto Zoroastriano ci dicono di non sopportare il fatttto di vivere in una repubblica islamica.  Mentre scatto alcune foto ad un cammello che si gratta il muso sulla scaletta per salirvi, il proprietario, un omone dal caratteristico copricapo mi fa cenno di avvicinarmi all'animale e di salirgli in groppa. Un po' esitante salgo e la povera bestia comincia a lamentarsi non appena mi siedo tra le gobbe. Ed ecco che l'uomo, preso il cammello per la corda, inizia a farlo muovere, tra le mie urla. Mi sento ridicola, ma Knut sta filmando la scena mentre ridacchia sotto ai baffi! 
Ripartiao alla volta di Persepoli che dista una manciata di chilometri.
Persepoli meriterebbe senz'altro più del paio d'ore di visita che possiamo dedicarle. E' meravigliosa! Gironzoliamo per il sito scattando foto a manetta. Il sole picchia implacabile sui resti di quella che era una gloriosa città e su di noi. Knut ed io decidiamo di arrampcarci sull collina per vedere una delle due tombe reali. Al riparo da sguardi altrui mi azzardo a togliere per un momento la sciarpe dalla testa e mi verso sui capelli un benefico fiotto d'acqua. Ah che frecura! Usciamo dal sito a passo di carica per ripartire prima che un temporale ci raggiunga. Ci bagneremo solo un po' nei pressi di Shiraz. Anche in questa città il traffico è caotico.  Non riuscendo a trovare l'hotel precelto chiediamo informazioni e, ancora una volta un gentile iraniano ci fa strada con la sua auto fino all'hotel. Lo Shiraz Eram Hotel si rivelerà una buona scelta. Prendiamo una camera per 65 dollari. Ha anche il parcheggio interno.















La sera optiamo per una cena in hotel perchè siamo troppo stanchi per uscire. Mangiamo con gusto un piatto tipico, il Kaukasian kebab, una delizia a base di carne di manzo e di pollo, tagliata in picccolissimi pezzetti e cucinata con cipolle caramellate nell'aceto. Poi facciamo quattro passi e rientrati in albergo cadiamo in catalessi tra le braccia di Morfeo.

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