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martedì 10 luglio 2012

10 luglio Khiva


10 luglio
Giornata dedicata a visitare questa città-museo, dichiarata Patrimonio dell’umanità. Dobbiamo recarci alla Porta occidentale per fare il biglietto d’ingresso più la possibilità di scattare fotografie ( questo mi sembra assurdo!) Scopriremo presto che tutto ha un costo  aggiuntivo (salire nei minareti, entrare al Pavhillon Mamhud…) e che le venditrici uzbeke sono invadenti come mosche. Persino i bambini, anche i piccoli di un paio d’anni che ti barcollano incontro, salutano con “ Hallo” mentre tendono la mano “ bon bon” oppure i più grandi “ Money, money”. Peccato che il turismo di massa abbia reso questa gente così avida!
Camminando su e giù per le stradine della cittadina in breve tempo siamo bagnati fradici di sudore. Il cielo è nuvoloso e sembra minacci pioggia. Visitiamo la fortezza di Ak, con la bella Moschea estiva, le diverse Medrasse trasformate in musei, la Juma Mosque, particolare per l’interno tutto a colonne lignee finemente intagliate. Knut sale all’interno del Minareto più alto, 57 m. per vedere la città dall’alto, ma la fatica di salire, e scendere! Per i 180 alti gradini non è ripagata dalla vista, per lo più tetti piatti, di fango, antenne paraboliche e fili. Dopo una sosta in una chayhana per bere due  birre gelate, ci rechiamo al bazar. E’ un grande mercato, per lo più all’aperto. Infine stanchi e accaldati torniamo all’hotel dove ci concediamo un bagno in piscina.

























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