10 luglio
Giornata dedicata a visitare questa città-museo, dichiarata
Patrimonio dell’umanità. Dobbiamo recarci alla Porta occidentale per fare il
biglietto d’ingresso più la possibilità di scattare fotografie ( questo mi
sembra assurdo!) Scopriremo presto che tutto ha un costo aggiuntivo (salire nei minareti, entrare al
Pavhillon Mamhud…) e che le venditrici uzbeke sono invadenti come mosche.
Persino i bambini, anche i piccoli di un paio d’anni che ti barcollano
incontro, salutano con “ Hallo” mentre tendono la mano “ bon bon” oppure i più
grandi “ Money, money”. Peccato che il turismo di massa abbia reso questa gente
così avida!
Camminando su e giù per le stradine della cittadina in breve
tempo siamo bagnati fradici di sudore. Il cielo è nuvoloso e sembra minacci
pioggia. Visitiamo la fortezza di Ak, con la bella Moschea
estiva, le diverse Medrasse trasformate in musei, la Juma Mosque , particolare
per l’interno tutto a colonne lignee finemente intagliate. Knut sale
all’interno del Minareto più alto, 57
m . per vedere la città dall’alto, ma la fatica di
salire, e scendere! Per i 180 alti gradini non è ripagata dalla vista, per lo
più tetti piatti, di fango, antenne paraboliche e fili. Dopo una sosta in una
chayhana per bere due birre gelate, ci
rechiamo al bazar. E’ un grande mercato, per lo più all’aperto. Infine stanchi
e accaldati torniamo all’hotel dove ci concediamo un bagno in piscina.
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